Ebbene sì. È proprio una storia bella. Di quelle che vale la pena raccontare. È la storia di 𝘼𝙡𝙚𝙨𝙨𝙞𝙤 𝘼𝙫𝙚𝙡𝙡𝙞𝙣𝙤, oggi giocatore della nostra Divisione Regionale 2 targata 𝙋𝙖𝙡𝙡𝙖𝙘𝙖𝙣𝙚𝙨𝙩𝙧𝙤 𝙎𝙖𝙣 𝙈𝙞𝙣𝙞𝙖𝙩𝙤.
Ma partiamo dall’inizio:
Alessio è un ragazzo sordo che inizia a giocare a basket all’età di 17 anni. Tardi, voi penserete. Ma fidatevi che in pochi anni, di strada ne ha fatta.
Era il 2020. Pieno Covid. Alessio si appassiona a questo fantastico sport e in concomitanza conosce il ‘basket sordo’ ma più nello specifico conosce Cristian Gnodi, presidente della Pallacanesteo Varese dove oggi milita il “nostro” Alessio.
E non si parla di robetta perché Alessio, con Varese, parteciperà il prossimo novembre (dal 13 al 17) all’Eurocup dei sordi; un po’ come la “classica” Eurolega per capirsi meglio. E sarà una grande emozione perché il tutto si svolgerà a Varese, quindi a casa.
𝗠𝗮 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝗰’𝗲𝗻𝘁𝗿𝗮 𝗹𝗮 𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲?
Alessio, sempre nel 2020, conosce il direttore tecnico della nazionale Tommaso Caroli il quale lo trascina in questo bellissimo mondo.
Ale, entra in pianta stabile nella 𝙉𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙖𝙡𝙚 𝙄𝙩𝙖𝙡𝙞𝙖𝙣𝙖 𝘽𝙖𝙨𝙠𝙚𝙩 𝙎𝙤𝙧𝙙𝙤 nel 2021 e da lì, come funziona per la Nazionale Italiana di basket udenti, partecipa con cadenza regolare a raduni dove tutti gli atleti italiani si trovano per allenarsi insieme.
Con la Nazionale, Alessio ha partecipato a 2 Europei: quello del 2021 a Pescara e quello del 2024 (questa estate) a Malaga, in Spagna.
Purtroppo, le scarse disponibilità economiche del movimento (e qui si potrebbe aprire un grande dibattito), non hanno ancora permesso ad Alessio e la sua squadra di partecipare ai mondiali.
Sono pochissimi gli sponsor ed è la sola Federazione Sport Sordi Italia (FSSI) a mettere a disposizione dei fondi affinché si realizzino le competizioni; ma si sa, che per partecipare ad un mondiale, questo non basta.
Un’altra competizione speciale sono le Olimpiadi, che nel caso dei sordi si chiamano deaflympics. A questa competizione però, si accede solo se si arriva fra le prime 4 agli europei. L’Italia, all’ultimo europeo di Malaga si è classificata 6ª perdendo quindi la possibilità di accesso alle Olimpiadi.
Alessio quindi ad oggi gioca un doppio basket: quello sordo e quello udente (con noi). E le differenze sono notevoli: nel basket sordo non si usano protesi quindi quello che può sembrare ‘banale’ come un fischio dell’arbitro, la chiamata di un blocco… diventa tutto più “strano”.
E come tutte le cose che uno viene a conoscere per la prima volta, a noi ci ha davvero emozionato.
Spesso questi sono dei “mondi” che stanno un po’ dietro le quinte ma che ci piacerebbe avessero un riscontro ben più che meritato. Ecco perché vi abbiamo voluto raccontare la storia di Alessio.
Oggi abbiamo tutti un motivo in più per tifare la Nazionale Italiana Sordi, la Pallacanestro Varese e la Pallacanestro San Miniato!
𝗚𝗿𝗮𝘇𝗶𝗲 Alessio per averci regalato un pezzo della tua storia! Da oggi avrai sicuramente dei tifosi in più Ci vediamo in campo!